Dichiarazioni dei membri del Comitato Scientifico

Categoria Medical Devices


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Lorenzo Panella

Lorenzo Panella
(coordinatore)


[bs_col class=”col-xs-9″]Innovazione e  tecnologia sono sinonimi ed è impensabile non correlarli ora alla vasta area della riabilitazione. Il dato di invecchiamento della popolazione, l’esigenza sempre più sentita di aumentare gli anni  in attività e partecipazione hanno nello sviluppo tecnologico un forte alleato.  Partendo proprio dal paziente e dal ragionamento condiviso tra componenti della salute e tecnologica il Prix Galien  cerca, investendo e premiando i nostri giovani ricercatori, di stimolare l’analisi attenta dei bisogni che si concretizzino in aiuti possibili.

Funzionamento, disabilità, fattori contestuali, misura delle capacità sociali secondo la logica ICF – Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute – sono gli obiettivi di ricerca condivisi tra SIMFER  e   Prix Galien




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Giuseppe Massazza

Giuseppe Massazza


[bs_col class=”col-xs-9″]Innovazione, efficacia e sostenibilità sono le tre parole chiave che hanno aperto il 42° congresso nazionale della SIMFER ( Societa Italiana Medicina Fisica e Riabilitazione) a Torino nel 2014.

Ancor oggi risultano essere la chiave di lettura del nostro fare moderno: ‘Innovazione’ significa essere attenti al cambiamento della società ed alle nuove tecnologie che la scienza ci propone; ‘Efficacia’ in medicina, significa avere una storia da raccontare, solide basi scientifiche su cui le prove di efficacia diventano il faro del nostro fare, tradotte in linee guida ed in buone pratiche cliniche; ‘Sostenibilità’ del nostro sistema sanitario, significa avere una coscienza sociale ed etica proprio alla luce delle nuove tecnologie ed alle prove di efficacia, evitando sprechi e mode tecnologiche: un sistema non sostenibile produce danno sociale e diseguaglianza.

In ultimo, corre l’obbligo di sottolineare la centralità della persona, attore protagonista del PRI (Progetto Riabilitativo Individuale), che attraverso una progettualità, cioè un percorso di cura, con delle prospettive di recupero, pone al centro proprio quella persona.

Il premio, nell’ambito della medicina fisica riabilitativa, dovrà rispondere a questi punti proiettando il progetto nei prossimi anni; infatti mi aspetto dai partecipanti al Prix Galien 2018 una capacità prospettica che riesca ad individuare quali strade si affiancheranno a questi temi.

L’accademia, oggi da me rappresentata, ha, in questi valori, fondato la crescita dei giovani e vuole attraverso le linee sopra citate essere innovativa, efficace e sostenibile in un mondo che ‘eppur si muove’.



Premio per l’Innovazione del Farmaco


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Prof. De Luca

Annamaria De Luca


[bs_col class=”col-xs-9″]I progressi delle biotecnologie e della medicina rigenerativa hanno sicuramente contribuito all’innovazione in ambito farmaceutico negli ultimi anni. Tuttavia tale innovazione non può e non deve limitarsi al concetto di “prodotto innovativo” ma deve piuttosto mirare all’innovazione terapeutica, e cioè alla possibilità di trattare bisogni clinici ad oggi non soddisfatti, quali le malattie rare. Ciò richiede attenti percorsi diagnostico-terapeutici e la definizione di chiari endpoint di efficacia clinica per i nuovi farmaci orfani, al fine di garantire la sostenibilità delle cure e quindi la corretta allocazione delle risorse.



Premio per la Ricerca Clinica
o Sperimentale in Italia


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Salvatore Cuzzocrea

Salvatore Cuzzocrea


[bs_col class=”col-xs-9″]Il settore farmaceutico è un’eccellenza su cui puntare, individuare farmaci innovativi deve essere un obiettivo da raggiungere sicuramente per l’industria farmaceutica, ma è fondamentale anche e soprattutto per migliorare la salute dei pazienti. Tuttavia, non bisogna correre il rischio di definire “innovativo” qualunque nuovo medicinale immesso in commercio. Per tale motivo, l’Agenzia Italiana per il Farmaco (AIFA) ha approvato un documento per determinare il grado di innovazione terapeutica di un nuovo farmaco tramite l’applicazione di uno specifico algoritmo, che tiene conto di tre elementi fondamentali: bisogno terapeutico, valore terapeutico aggiunto e qualità delle evidenze scientifiche. Negli ultimi decenni, grazie al progresso in campo farmacologico, sono diverse le terapie innovative che hanno permesso di affrontare una serie di patologie e su questa strada è importante proseguire.


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