La storia del premio


Il Prix Galien, che prende il nome dal celebre medico del mondo antico, fu istituito per la prima volta in Francia nel 1970 grazie all’iniziativa di un farmacista francese, Roland Mehl, con l’obiettivo di promuovere i progressi più significativi nella ricerca in campo farmaceutico.

Dalla sua fondazione il Premio ha acquisito sempre più importanza, rappresentando un appuntamento molto atteso da parte di tutte le istituzioni impegnate nella ricerca farmaceutica, nonché dalle autorità pubbliche, dagli scienziati, dalle aziende farmaceutiche e dalla stampa medica.

Il Prix Galien è oggi considerato come l’equivalente del premio Nobel per il settore farmaceutico e come il più alto tributo alla ricerca e allo sviluppo in questo campo.

Il prestigio raggiunto dal Premio in Francia ha spinto molti altri Paesi a sposare questa importante iniziativa.

Nel 1990 è stato inoltre creato il Prix Galien per l’Europa con l’obiettivo di premiare uno dei vincitori dei Premi nazionali dei due anni precedenti.


Il premio in Italia

In Italia il Prix Galien fu assegnato per la prima volta nel 1992 sotto l’egida de “Il Giornale del Medico”, allora pubblicato da Masson Italia.

Dopo una sospensione nel 1995 e nel 1996, il Premio fu nuovamente organizzato da Ariete Salute mentre nel 2007 la gestione è passata a Tecniche Nuove fino al 2009.
Dal 2012 tutte le attività relative al premio sono gestite da Springer Healthcare Italia.

In questo sito, all’interno delle singole sezioni dedicate al Premio, troverete tutte le informazioni relative al Comitato e ai Bandi di partecipazione.




Galeno da Pergamo

Fondatore della fisiologia sperimentale e della medicina sistematica, sino al Rinascimento ebbe considerazione pari a quella di Aristotele in filosofia. Nelle malattie, a differenza di Ippocrate, valorizzò la perturbazione locale, cioé quella dei singoli organi. Studiò a Smirne, Corinto e Alessandria, i tre centri più importanti per la medicina del mondo antico e, rientrato a Pergamo, lavorò come medico alla scuola dei gladiatori per alcuni anni. Successivamente si trasferì a Roma dove nel 168 d.C. divenne medico di corte dell’imperatore Marco Aurelio. A Roma si guadagnò una favorevole reputazione come medico, insegnante, ricercatore e scrittore di voluminose opere di filosofia e medicina. Galeno morì presumibilmente nel 199 d.C. dopo aver portato a termine in molti anni di attività più di 400 scritti suddivisibili in sette gruppi: anatomia, patologia, terapia, diagnostica e prognostica, commentari agli scritti ippocratici, filosofia e grammatica. Ha inoltre legato il proprio nome a una categoria di preparati farmaceutici – i galenici – e viene considerato per questo il padre della farmacologia moderna.
Ha viaggiato a lungo studiando piante e rimedi, elencandone 473 rimedi di origine vegetale, minerale e animale.
Le sue capacità di osservazione, logica e deduzione lo hanno reso il vero successore di Ippocrate e la sua convinzione in base alla quale la cura del paziente è lo scopo principale della medicina ha rappresentato il cardine della farmacia moderna.


Il giuramento di Galeno

Giuro, in presenza dei maestri della Facoltà e dei colleghi studenti di:

  • onorare coloro che mi hanno insegnato i principi della mia arte e di testimoniare la mia gratitudine rimanendo fedele ai loro insegnamenti;
  • adempiere ai miei compiti nell’interesse della salute pubblica coscienziosamente e di rispettare non solo la legislazione in vigore, ma anche le regole d’onore, onestà e altruismo;
  • non dimenticare mai la mia responsabilità, i miei doveri verso i pazienti e la loro dignità umana e di rispettare il segreto professionale;
  • non accettare, in alcun caso, di utilizzare le mie conoscenze e la mia posizione per adottare costumi corrotti e sostenere atti criminali.


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