Fingolimod di Novartis e Agomelatina di Servier
si aggiudicano il Premio Galeno 2012
A Sofia Francia (IFOM) il premio per la ricerca clinica o sperimentale
Fingolimod, farmaco sviluppato da Novartis per il trattamento della sclerosi multipla, e agomelatina, antidepressivo frutto della ricerca Servier, si sono aggiudicati a pari merito il Premio Galeno Italia 2012 per la categoria Innovazione del farmaco. Ha consegnato il Premio il Prof. Giorgio Racagni, ordinario di Farmacologia e direttore del dipartimento di Scienze farmacologiche e biomolecolari dell’Università degli Studi di Milano.
“Fingolimod – si legge nella motivazione del Comitato scientifico – è un farmaco per la sclerosi multipla, considerato innovativo per le sue caratteristiche farmacocinetiche e farmacodinamiche. È infatti la prima molecola a somministrazione orale registrata per questa patologia, con un evidente vantaggio in termini di compliance da parte del paziente. Analogo strutturale della sfingosina, fingolimod ne desensibilizza i recettori: proprio questo peculiare meccanismo d’azione lo differenzia dai farmaci con la stessa indicazione terapeutica. In particolare, fingolimod agisce sui recettori localizzati sui linfociti, promuovendone una ritenzione selettiva e reversibile nel tessuto linfonodale, così come sui recettori degli oligodendrociti, con un potenziale effetto a livello del sistema nervoso centrale, in grado di favorire i meccanismi di riparazione e rimielinizzazione”.
“Agomelatina – si legge ancora nelle motivazioni del Premio – è un farmaco antidepressivo caratterizzato da un meccanismo d’azione innovativo: si comporta infatti come agonista dei recettori melatonina 1 (MT1) e 2 (MT2) e come antagonista del recettore per la serotonina 5HT2C, promuovendo una risincronizzazione dei diversi ritmi biologici che risultano alterati nel paziente depresso. Questo meccanismo lo differenzia totalmente da tutti gli altri farmaci antidepressivi che agiscono bloccando la ricaptazione delle amine biogene. Gli effetti collaterali appaiono estremamente limitati e il farmaco può quindi coprire una nicchia importantissima di pazienti per i quali le terapie disponibili non sono sufficienti oppure nei quali la depressione si associa ad altre patologie neurodegenerative, cardiovascolari e oncologiche che spesso limitano la compliance alla terapia antidepressiva. Agomelatina rappresenta, per queste sue caratteristiche, uno strumento molto valido in ambito psichiatrico”.
Per la categoria Ricerca clinica o sperimentale, il Premio è stato attribuito alla Dott.ssa Sofia Francia, ricercatrice della Fondazione IFOM (Istituto F.I.R.C di Oncologia Molecolare) di Milano per l’individuazione delle DD-RNA, molecole di RNA non codificante implicate nell’attivazione dei meccanismi molecolari che preservano l’integrità del DNA e ne garantiscono la riparazione in caso di danneggiamento. Ha consegnato il Premio il Prof. Franco Dammacco, del dipartimento di Medicina Interna e Oncologia dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, Policlinico.
- La splendida cornice della Società del Gardino durante la consegna dei Premi Galeno
- La splendida cornice della Società del Gardino durante la consegna dei Premi Galeno
- La splendida cornice della Società del Gardino durante la consegna dei Premi Galeno
- La dott.ssa Sofia Francia, riceve il Premio Galeno per la ricerca clinica
- Bernard Millet, AD responsabile del gruppo Servier in Italia
- Bernard Millet riceve il Premio Galeno per l’innovazione del farmaco dalle mani del prof. Giorgio Racagni
- Una fase dell’intervento di Philippe Barrois, AD e Country President di Novartis Italia
- Philippe Barrois riceve il Premio Galeno per l’innovazione del farmaco per la molecola fingolimod dalle mani del prof. Giorgio Racagni
- Il prf. Racagni tra Bernard Millet e Philippe Barrois
Il prof. Racagni dell’Università di Milano, membro del comitato scientifico, spiega le motivazioni del Premio Galeno per l’innovazione del farmaco. Guarda il video: